Centro Tecnologico del Legno

CTL: cos’è rimasto del progetto iniziale?


Domenica scorsa l’Assemblea comunale di Brusio ha “congelato” la richiesta di un contributo a fondo perso a favore del Centro tecnologico del legno (CTL). Il Comune di Brusio, al contrario del Comune di Poschiavo, si aspetta maggiori informazioni e maggiori garanzie prima di dare un contributo. Le promesse a voce non bastano più, forse anche perché pian piano si scopre che del progetto così come presentato nel messaggio per la votazione nel Comune di Poschiavo è rimasto ben poco. Con i media il Podestà di Poschiavo nonché Presidente del Consiglio di amministrazione del CTL si è detto deluso per la decisione negativa da parte del Comune di Brusio ma afferma che “il progetto va avanti come previsto”.
Questa frase l’abbiamo sentita già troppe volte. Era previsto che il Comune di Brusio fosse così scrupoloso in merito al proprio contributo? Era previsto che la località della struttura fosse cambiata (per ben tre volte e ora torna in ballo anche la scuola a Campocologno)? Era previsto che l’immobile fosse acquistato invece che affittato come prevedeva il messaggio? Chiediamo al Consiglio di amministrazione del CTL di informare in modo vincolante e regolare i cittadini che a maggioranza hanno avuto fiducia del progetto.
In particolare dovrà essere spiegato come si proseguirà tenendo conto che a questo punto alla cassa mancano  i 175'000 franchi del Comune di Brusio. Sarà anche necessario rifare i calcoli: se il progetto secondo il messaggio per la votazione popolare costava sui 4 milioni di franchi, con l’acquisto dell’immobile in zona stazione di Poschiavo questa cifra aumenterà a oltre 6 milioni. Chi finanzierà la cifra mancante e quali sono i risvolti finanziari?
La notizia più clamorosa e preoccupante, svelata in quel di Brusio, è che il contributo da parte del Cantone pari a 1.5 milioni di franchi non si tratta di un contributo a fondo perso, ma bensì di un prestito da rimborsare. È evidente che ai cittadini di Poschiavo è stato venduto pan per focaccia. Sul messaggio in votazione e nella campagna di votazione era chiaro che il Cantone avrebbe versato 1.5 milioni di franchi come contributo a fondo perso. Era talmente chiaro che nel preventivo del CTL non sono stati calcolati ammortamenti sui macchinari, “perché finanziati tramite il contributo a fondo perso del Cantone”. Invece il Cantone pretende il rimborso del prestito e quindi il preventivo va rifatto. Qualcuno dovrà spiegare chi finanzierà gli ammortamenti e a quanto ammonteranno i deficit annuali.  Saranno solo i poschiavini a rischiare dei soldi? Gli amministratori del CTL sicuramente ci potranno dire di più!
Noi continuiamo a chiederci: com’è stato possibile domandare un contributo all’ente pubblico alla mano di un progetto mai definitivo e in continua elaborazione? Secondo il nostro parere un messaggio inerente a un progetto in votazione deve essere definitivo e vincolante per garantire alla cittadinanza l’applicazione di quanto è stato votato. Ci si può quindi legittimamente chiedere se i partiti e i cittadini che hanno sostenuto il progetto 6 mesi fa, sulla base dei nuovi elementi lo sosterrebbero ancora , e quindi se la votazione ha ancora validità. La gestione di questa pratica da parte del Consiglio di amministrazione del CTL è stata tutt’altro che trasparente. Le ventilate dimissioni del Podesta di Poschiavo da Presidente del Consiglio di amministrazione del CTL non servono a porre rimedio a questo caos. Servono invece informazioni definitive, serietà, trasparenza e Autorità che facciano esclusivamente gli interessi dei cittadini! Al Consiglio comunale di Poschiavo chiediamo di valutare nuovamente il progetto sotto tutti gli aspetti e di riferire in Giunta.


UDC Valposchiavo