Votazioni federali 27 settembre 2020 – Ultime raccomandazioni

 

 

Un chiaro SI al progetto dei nuovi caccia per la difesa del nostro spazio aereo!

 

Il compito delle nostre forze aeree è quello di saper affrontare nel giro di pochi minuti, qualsiasi situazione anomala si possa presentare nel nostro spazio aereo. Per essere in grado di svolgere questo compito con successo, ci vogliono dei mezzi adeguati, prioritariamente per quello che concerne l’avionica (insieme delle procedure e delle istruzioni in un sistema di elaborazione dati) visto che è proprio in questo campo che si vince o si perde il confronto. I tempi del Barone Rosso sono passati da un pezzo. Oggi gli scontri si vincono alla più grande distanza possibile, anche simultaneamente contro più bersagli grazie ad una moderna avionica.

 

L’avionica attuale sugli F/A-18, permette alle nostre forze aeree di eseguire i compiti loro assegnati con dei risultati accettabili. Presto o tardi però, il nostro aereo più efficiente, malgrado i costanti aggiornamenti dell’avionica, arriverà al capolinea. In poche parole, arrivato questo momento, il divario tra la minaccia e il minacciato diventa talmente grande che ogni ingaggio equivale ad un suicidio! Per questa ragione, bisogna pianificare in tempo il passaggio su dei nuovi aerei che siano al passo con un’avionica vincente. Questo richiede però molto tempo ed è per questo che non bisogna più indugiare! Un aereo da combattimento non è l’Ape della Piaggio parcheggiata nell’hangar dei pompieri, dove apri la porta e corri a spegnere un incendio!

 

In aggiunta alle considerazioni fatte sopra, non bisogna avere la sfera di cristallo, per capire che oggi ci ritroviamo davanti al remake della guerra fredda (1947 – 1991). Il sottoscritto ha vissuto sulla propria pelle, come ex cdt cp av 10 (1983-1987), non senza un certo disagio, il mettere gli Hunter nelle mani dei piloti della fl st 3, aerei più vecchi dei piloti stessi, acquistati d’occasione un tanto al kg dai responsabili di allora. Oggi posso dire senza orgoglio che abbiamo avuto fortuna perché se questi piloti fossero decollati per un ingaggio reale, non sarebbero più tornati, tanto era grande il divario tra minaccia e minacciati! Gli unici aerei che forse avrebbero avuto una chance di rientrare sani e salvi, i Mirage IIIS (sul quale ho lavorato per un paio di anni come tecnico) e che negli anni 70 però, avevano già il fiato grosso! Per non parlare degli F5 Tiger…

 

Concludo confermando che l’acquisto degli F/A-18 è stato il più azzeccato e che bisogna assolutamente proseguire su questa strada al più presto, perché il remake citato sopra rischia di essere più caldo che freddo!

 

Pietro Della Cà

 

SI alla Revisione della legge sulla caccia

 

La legge federale su la caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici (legge sulla caccia) contempla le specie di animali selvatici protette, le specie animali che possono essere cacciate e i periodi di protezione. Con la revisione della legge attuale, che risale a oltre 30 anni fa, è stata creata una regolamentazione al passo coi tempi che rafforza la protezione delle specie e degli spazi vitali. Allo stesso tempo, sono state adattate le norme relative alla gestione del lupo in modo che i Cantoni (che conoscono al meglio le realtà sul territorio) possano regolare, in maniera autonoma, ma nel rispetto di condizioni severe, le popolazioni in crescita. Il lupo è tornato in Svizzera nel 1995. All’inizio erano presenti solo singoli esemplari, mentre che nel 2012 si è formato il primo branco, arrivando a otto branchi alla fine del 2019. Di conseguenza, il territorio elvetico conta ca. 80 lupi. Dal 2009 i lupi hanno ucciso ogni anno tra 300 e 500 pecore e capre. Con la nuova legge sulla caccia sarà possibile regolare gli effettivi, al fine di evitare danni agli animali da reddito. Lo scopo è fare in modo che i lupi continuino a nutrire timori nei confronti dell’uomo, del bestiame e degli insediamenti. Soltanto così sarà possibile far convivere l’uomo e il lupo. La revisione è di fondamentale importanza per le regioni di montagna e per gli alpeggi che potrebbero essere penalizzati da una presenza incontrollata del lupo. D’altro canto la revisione della legge prevede che circa 300 vie di collegamento per animali selvatici saranno preservate dalle costruzioni. Questo permetterebbe di collegare i loro spazi vitali in modo più razionale (p.es. con ponti e sottopassaggi), agevolando uno spostamento più libero. La Confederazione sosterrà i Cantoni finanziariamente nella valorizzazione degli spazi vitali. La revisione della legge tuttavia non cambia lo statuto del lupo: il lupo resta una specie protetta.

Il 27 settembre 2020 raccomandiamo di votare SÌ alla revisione della legge sulla caccia.

 

Per gli altri temi in votazione vi raccomandiamo:

 

SI all'Iniziativa UDC per la limitazione

 

SI alla modifica della legge federale sull'imposta federale diretta

 

NO alla modifica della legge sulle indennità di perdita di guadagno



UDC Valposchiavo