SI all'Iniziativa UDC per la limitazione, no all'ennesima minaccia alle libertà democratiche

 

 

La moria delle vacche, l'invasione delle cavallette, l'acqua trasformata in sangue e le altre sette piaghe d'Egitto sono le uniche minacce che i contrari all'iniziativa per una immigrazione controllata non hanno utilizzato per convincere i cittadini svizzeri che un SI nell'urna porterà ad un'apocalisse certa. "I mercati finanziari collasseranno qualora i Britannici osassero sostenere il voto per la Brexit". Sappiamo come è andata in realtà. "L'Italia non potrà più finanziare la ricerca contro il cancro e gli Stati Uniti non investiranno più nel Belpaese" qualora gli Italiani osassero votare contro la pessima riforma della costituzione voluta nel 2016 dal governo Renzi. Anche in questo caso sappiamo come è andata. Ogni chiamata alle urne è puntualmente accompagnata da un lungo elenco di sfighe, disgrazie e cataclismi, qualora i cittadini osassero rivendicare, per il proprio Stato sovrano, i diritti, perdonate queste strane e inconsuete parole, di uno Stato sovrano. "Vi invaderemo e vi conquisteremo qualora osaste ribellarvi al potere asburgico". Abbiamo visto anche in questo caso, in secoli e secoli, come è andata a finire.

Il mancato sostegno alla nostra iniziativa non causerà alcun cambiamento in Svizzera: la popolazione continuerà ad aumentare, come fin'ora (un milione di residenti in piu negli ultimi dieci anni), la pressione sui salari (Socialisti se ci siete battete un colpo) continuerà ad esistere, come fin'ora, la cementificazione (Verdi se ci siete battete un colpo anche voi) continuerà ad aumentare, come fin'ora (per ogni ulteriore milione di abitanti si cimentificano aree naturali pari a 57 mila campi di calcio), i nostri trasporti pubblici e le nostre strade continueranno a riempirsi e congestionarsi, come fin'ora (ogni milione di abitanti necessità di 541 mila veicoli e 1450 locomotive e vagoni ferroviari supplementari). Nessuna minaccia da parte nostra. Un no alle urne conserverà il fantastico, ci siamo capiti, status quo. Perchè non provare allora a cambiare il corso degli eventi? Ah, già, non possiamo schierarci contro i voleri dell'Unione europea. Non siamo mica una nazione indipendente, neutrale e sovrana. Mi chiedo: siamo grandi abbastanza per guidare un'automobile? Per prendere il treno da soli? E per tornare a casa tardi la sera? Mi sa di no. Forse è meglio chiedere prima a mamma Bruxelles.

La Germania esporta ogni anno in Svizzera merci per 57,2 miliardi di franchi. Più di quanto importano dal nostro Paese (47,7 miliardi di franchi). Gli Stati membri dell'UE esportano per 165 miliardi di franchi. In un periodo di perenne crisi economica sono sicuramente interessati a tentare di bloccare, punendoci e punendosi, questi commerci. Attraverso le Alpi Svizzere, ogni anno, transitano 39,6 milioni di tonnellate di merci. Vorranno sicuramente bloccare anche questo commercio o, magari, potremmo farlo noi allagando i tunnel del San Gottardo. Il Politecnico di Zurigo è fra le migliori 10 università del mondo. Per trovare la miglior classificata europea bisogna abbassare lo sguardo e cercare a fondo nella classifica. Sicuramente gli Stati europei vorranno impedire ai nostri studenti di andare in Europa a frequentare le loro università. Nessun problema: le migliori si trovano tutte in America e Inghilterra.

La nostra economia non collasserà e i primogeniti non moriranno se decideremo di tornare a controllare (non proibire o vietare) l'immigrazione nel nostro Paese. Scriviamo SI sulla scheda, consapevoli delle qualità e risorse del nostro Paese e contro interessi individuali e di parte. E smettiamo, finalmente, di piagnucolare ogni volta che qualcuno oltreconfine fa la voce grossa. Checché ne pensino gli altri partiti siamo una nazione maggiorenne e, Covid permettendo, vaccinata.

 

Per gli altri temi in votazione vi raccomandiamo:

 

SI alla modifica della legge sulla caccia

 

SI alla modifica della legge federale sull'imposta federale diretta

 

NO alla modifica della legge sulle indennità di perdita di guadagno

 

SI al decreto federale concernente l'acquisto di nuovi aerei da combattimento



UDC Valposchiavo