Votazioni del 23 settembre 2018

 

L’UDC propone Marco Betti per il Consiglio comunale

 

Domenica, il 19 agosto, cogliendo l’occasione della festa patronale di Prada, l’UDC si è riunita al Bar Milano per deliberare in merito alla candidatura per il Consiglio comunale e in merito all’iniziativa cantonale sulle lingue straniere.

 

Dopo aver salutato un buon numero di soci, l’assemblea è dichiarata aperta e subito si passa al piatto forte. Dopo il lungo iter di selezione dei possibili candidati, il comitato annuncia che è Marco Betti a mettersi a disposizione per un seggio nel Consiglio comunale di Poschiavo. Marco Betti, classe 1972, sposato con quattro figli, dopo aver svolto l’apprendistato di falegname ha conseguito anche il diploma di pittore. Dal 2003 ha avviato la sua attività imprenditoriale che negli anni ha saputo incrementare con successo. Da 25 anni fa parte del Corpo pompieri Poschiavo, ente che dal 2015 ha l’onore e la responsabilità di guidare in qualità di comandante. Dall’aprile2017 è membro della Commissione edilizia comunale. Queste esperienze hanno dato modo a Marco Betti di dare la sua disponibilità per la candidatura. L’UDC è convinta che Marco Betti, se eletto, saprà svolgere un buon lavoro all’interno dell’esecutivo. Collaborazione, organizzazione, coerenza, capacità di ascolto ma anche capacità di decidere, sono elementi fondamentali da portare in seno all’Esecutivo. Pensiamo che Marco Betti, con il suo curriculum, dimostri di avere queste prerogative. Per l’UDC poi, dopo i primi quattro anni di esperienza nella politica locale, è importante essere rappresentata nel Consiglio comunale e cosi contribuire fin dalle prime fasi nello sviluppo delle soluzioni a favore del nostro Comune. L’assemblea, diretta dal Vicepresidente Elio Paganini, ha accettato all’unanimità la candidatura di Marco Betti e raccomanda alla popolazione un forte sostegno al proprio candidato.

 

 

NO all’iniziativa popolare cantonale “solo una lingua straniera nelle scuole elementari”

 

Si è poi passati alla discussione in merito all’iniziativa popolare cantonale “solo una lingua straniera nelle scuole elementari”. L’iniziativa in sintesi chiede che nelle classi elementari si insegni solo una lingua straniera al posto delle attuali due. Su questo punto si potrebbe anche trovare una certa pertinenza, soprattutto pensando ai ragazzi che hanno difficoltà di apprendimento. Il punto chiave è però che, secondo l’iniziativa, l’unica lingua straniera da insegnare nelle scuole elementari grigionesi può essere scelta fra il tedesco e l’inglese. L’italiano non trova alcuna menzione nel testo d’iniziativa. La situazione sarebbe quindi evidente: nelle valli italofone la scelta cadrebbe evidentemente verso l’insegnamento del tedesco (sempre ancora la nostra lingua del pane) mentre al nord del Bernina l’inglese sarebbe la scelta obbligata. Questo provoca un’intollerabile disparità di trattamento che porterebbe i cittadini del futuro a non conoscere la lingua e la cultura del vicino. Oltre ciò, gli studenti delle valli italofone che alla fine della scuola obbligatoria si recano nei grandi centri per proseguire gli studi, si troverebbero di fronte a una differenza di livello difficilmente colmabile nella lingua inglese rispetto ai loro coetanei tedescofoni. Siamo dell’opinione che in un Cantone trilingue come il nostro sia imprescindibile che gli alunni imparino fin dai primi anni di scuola la lingua del vicino. Non è solo una rivendicazione culturale, bensì una questione di coesione e sicuramente anche economica. Infatti, la conoscenza delle lingue è un fattore vitale per il futuro delle nostre imprese e del nostro turismo. L’assemblea raccomanda quindi di respingere in modo chiaro questa iniziativa.

 

Per gli altri temi in votazione l’UDC Valposchiavo riprende le raccomandazioni del partito cantonale.

 

SI al decreto federale concernente le vie ciclabili, i sentieri e i percorsi pedonali

 

NO all’iniziativa popolare "per derrate alimentari sane, prodotte nel rispetto dell'ambiente e in modo equo

 

NO all’iniziativa popolare "per la sovranità alimentare. L'agricoltura riguarda noi tutti

 

 

UDC Valposchiavo