Le nostre raccomandazioni
NO all’iniziativa “Imposta sull’energia invece dell’IVA”
L’iniziativa dei Verdi liberali svizzeri, su cui ci esprimeremo il prossimo 8 marzo, comprometterebbe la nostra economia, abbasserebbe il nostro tenore di vita e indebolirebbe soprattutto le regioni di montagna. Bastano poche cifre per capire subito che gli iniziativisti sarebbero più idonei per giochi in cui prevale la componente avventuriera dell’azzardo: 33 centesimi in più per ogni kilowattora di energia elettrica, 3,30 franchi in più per ogni litro di gasolio e 3 franchi in più per ogni litro di benzina.
Le nostre ditte delle regioni di montagna devono per forza affidarsi nella maggior parte dei casi ai mezzi di trasporto su gomma. Hanno quindi bisogno di carburante non troppo caro per poter far quadrare il bilancio. L’imposta sull’energia le penalizzerebbe oltre misura, anzi le renderebbe fragili a livello operativo e vulnerabili nell’implacabile lotta contro la concorrenza.
Non solo le imprese figurerebbero tra i perdenti, ma anche molti lavoratori che abitano in zone discoste, non servite a sufficienza dai mezzi pubblici di trasporto. Proprio loro sono costretti alla mobilità privata e proprio loro sarebbero i primi a prendere le contromisure, vale a dire ad abbandonare la periferia per stabilirsi nei centri. Conseguenza diretta; lo spopolamento di molte regioni periferiche, in cui già ora si lotta con ogni mezzo per arginare il calo della popolazione e per non perdere introiti fiscali.
Gli iniziativisti, a nostro modo di vedere, non conoscono la realtà in cui vive e si muove la gente di montagna o non vogliono conoscerla, semplicemente per soddisfare i loro capricci politici. Ci permettiamo di parlare di capricci, perché se gli obiettivi dell’iniziativa fossero stati studiati minimamente, si sarebbe capito, tra l’altro, che le imprese delle regioni di frontiera, specie se la loro attività fosse improntata sull’esportazione, non potrebbero più reggere la concorrenza con le ditte oltre confine. A tutto questo va aggiunto che l'accettazione di questa iniziativa renderebbe molto insicuro il finanziamento della cosa pubblica a livello federale.
Dopo l’esperimento dai risvolti disastrosi dell’iniziativa sulle abitazioni secondarie, che nel caso di Poschiavo frena pericolosamente la ristrutturazione di molti edifici vecchi, non possiamo permetterci di continuare a indebolire le nostre valli e dobbiamo opporci all’incalzante arroganza della popolazione dei centri urbani più popolati, che sempre più spesso rendono marginali i nostri tradizionali punti di forza e vani i nostri tentativi di incremento economico e occupazionale.
L’UDC Valposchiavo raccomanda per questi motivi di respingere chiaramente il prossimo 8 marzo l’iniziativa popolare “Imposta sull’energia invece dell’IVA”.
SI all’iniziativa "Sostenere le famiglie! Esentare dalle imposte gli assegni per i figli e gli assegni di formazione"
L’UDC sostiene quest’iniziativa che intende sgravare fiscalmente le famiglie, specialmente le famiglie del ceto medio. Aumentare il potere d’acquisto a questo ceto significa dare una boccata d’ossigeno all’economia. Questo è un fattore positivo anche per la collettività e non invece una semplice perdita d’introiti fiscali come amano definirla i contrari.
NO al credito per il nuovo edificio complementare con mensa e mediateca per la Scuola cantonale grigione, nonché con rifugi per beni culturali per l'Ufficio della cultura (credito d'impegno di 27 milioni di franchi)
L’UDC è favorevole al fatto che gli studenti abbiano strutture adeguate e che permettano loro di studiare efficientemente. In questo caso però abbiamo l’impressione che il credito richiesto di 27 milioni di franchi vada ben oltre il ragionevole. Sappiamo bene che questa somma dipende da molti fattori, non da ultimo dalla qualità del progetto. In un periodo di difficoltà finanziarie a tutti i livelli riteniamo però che il credito richiesto sia troppo oneroso. Se pensiamo che in Val Poschiavo con questi soldi si potrebbero costruire circa 27 case unifamiliari, è legittimo chiedersi se non sia possibile adattare il progetto e non per forza dover sempre puntare alla soluzione più lussuosa.
UDC Valposchiavo
Un grazie a tutti
Domenica scorsa si è tenuto il ballottaggio nelle frazioni Aino e Le Prese. Finalmente le Autorità comunali per la legislatura 2015-2018 sono al completo. Una legislatura dove le maggioranze assolute non sono più una realtà e nella quale saranno necessari più confronto e più capacità di trovare consenso.
Ringraziamo tutte le persone che si sono recate alle urne e in modo speciale gli elettori di Le Prese, Pagnoncini e Cantone che hanno sostenuto la nostra candidata Nadia Bontognali. Nadia ha raggiunto un ottimo secondo posto ma che purtroppo non le consente di accedere alla carica. Ringraziamo Nadia per la sua disponibilità a mettersi in gioco. Agli eletti al ballottaggio formuliamo i nostri auguri di buon lavoro.
A tutti quelli che hanno gestito le sorti del Comune in quest’ultima legislatura, a tutti i neoeletti che sono stati chiamati a rappresentare la popolazione per i prossimi quattro anni, alle Cittadine ed ai Cittadini indistintamente rivolgiamo i nostri migliori auguri per un Buon Natale e un sereno 2015.
UDC Valposchiavo
Grazie poschiavini!
Quello che l’UDC Valposchiavo ha potuto vivere Domenica scorsa al termine dello spoglio per le elezioni comunali a Poschiavo è stato sensazionale. Dopo solo due anni dalla fondazione, passati a far politica attivamente senza però essere rappresentati nelle Autorità che contano, siamo molto soddisfatti per i risultati raggiunti. Dei 10 candidati che abbiamo proposto per i vari consessi, ben 7 sono stati brillantemente eletti. In Giunta comunale, l’organo più importante del Comune dopo il Popolo sovrano, l’UDC avrà 4 rappresentanti e si ritaglia così un ruolo importante in questo consesso. Ringraziamo di cuore tutte le cittadine e i cittadini che si sono recati alle urne dando così un profondo valore al nostro sistema democratico. Ringraziamo soprattutto coloro che ci hanno sostenuto con il loro voto. Siamo onorati per la fiducia che ci è stata accordata e possiamo promettervi il nostro impegno personale per il bene pubblico. A tutti gli eletti vadano i nostri auguri per un proficuo lavoro.
Per i supplenti di Giunta comunale i giochi non sono ancora finiti. A Le Prese nessun candidato ha raggiunto il quorum necessario per l’elezione e nella frazione Aino è ancora in sospeso un seggio, benché ci sia una sola candidata. Il 21 dicembre prossimo si terrà il ballottaggio per la nomina dei supplenti in queste frazioni.
L’UDC Valposchiavo schiera a Le Prese Nadia Bontognali, una giovane seria e motivata a dare il suo meglio per il bene della sua frazione e del suo Comune. Raccomandiamo di cuore alle cittadine e ai cittadini di Le Prese di sostenere Nadia Bontognali anche per garantire alla Giunta comunale un rappresentanza femminile in più.
I candidati UDC
Finanze comunali
Storia di una cronaca annunciata! Nel gennaio dell’anno 2013 il nostro partito aveva criticato pubblicamente il fatto che la Giunta comunale avesse accettato un preventivo 2013 con un deficit di oltre due milioni di franchi. Questo senza fare grosse discussioni in merito alla possibilità di tagliare o ridimensionare le spese. Noi avevamo consigliato alle Autorità di agire immediatamente per contenere un po’ alla volta le spese. La risposta del PDC non si è fatta aspettare. Secondo il PDC eravamo un gruppuscolo di “populisti” che godeva nel fatto di provocare un “macello sociale”. Dal canto suo il PDC difendeva le scelte fatte e si incensava sull’altare del “pragmatismo”. Negli anni seguenti la situazione non è cambiata. Tagli alla spesa degni di nota non ce ne sono stati. Anzi, sono stati istituiti nuovi servizi e i costi per il personale sono stati aumentati. Il motto del Podestà: “abbiamo fieno in cascina” si ripeteva come un mantra da Giunta in Giunta, da anno in anno. Nessuno aveva capito che “il fieno in cascina”, ossia il capitale proprio che il Comune si è messo da parte negli anni grassi, è una solida base per il finanziamento degli investimenti ma non liquidità da cui attingere per coprire le spese annuali di gestione corrente. Lunedì 24 novembre la Giunta comunale ha discusso il preventivo ed il tasso fiscale per l’anno 2015. La musica però è cambiata: di “fieno in cascina” non ce n’è più e anche gli irriducibili ottimisti del 2013 hanno cambiato espressione. Da tutte la parti suonano campanelli d’allarme. Con grande sorpresa la Giunta boccia dopo lunga discussione la proposta del Consiglio comunale di aumentare il tasso fiscale del 10%. Ci si aspetterebbe quindi che il preventivo sia destinato a subire importanti tagli. Invece di nuovo una sorpresa: nessun taglio. Risultato: il Comune nel 2015 chiuderà i conti con circa 1.7milioni di deficit, i costi di gestione corrente sono aumentati del 6% rispetto all’anno precedente e ora toccherà alla nuova Giunta in carica dal 1.1.2015 cercare soluzioni appropriate. La via scelta dalla Giunta comunale è motivabile con il fatto che la maggioranza di essa (fra l’altro anche i membri del partito con la maggioranza assoluta in Consiglio comunale) volesse esprimere un forte dissenso nei confronti della politica finanziaria che il Consiglio comunale ha esercitato in questi ultimi quattro anni. Dobbiamo essere sinceri: il manco nelle casse comunali è da ricondurre alla drastica diminuzione delle entrate fiscali delle persone giuridiche (società anonime ecc.) e di questo non è da colpevolizzare il Consiglio comunale. Anche l’aumento delle spese vincolate, cioè le spese che leggi superiori ci impongono hanno avuto un ruolo (in questo caso i nostri Gran Consiglieri a Coira almeno un dissenso lo potevano però esprimere). È invece vero il fatto che in questi anni né il Consiglio comunale né la Giunta ora in carica hanno reagito con l’unico elemento in loro potere: un consistente risparmio sulle spese non vincolate, anche a costo di dover scontentare alcuni. Se dal 2012 si fosse adottata una politica finanziaria più attenta, siamo convinti, la Giunta non avrebbe sconfessato il Consiglio comunale e la situazione oggi sarebbe notevolmente meno amara. Tirando le somme possiamo quindi chiederci: nel 2013 avevano ragione i “pragmatici ottimisti” oppure i “populisti realisti”? I neoeletti che rappresenteranno l’UDC nella legislatura 2015-2018 intendono proporre una politica del realismo. Una politica basata sulla massima attenzione per l’influsso che tutte le decisioni avranno sulle finanze pubbliche. È necessario impostare una politica finanziaria equa ed incentrata sulle priorità. Da parte nostra la via dei tagli alla spesa è inevitabile e costituisce la premessa per accettare un aumento del tasso fiscale. La nuova perequazione finanziaria a partire dal 2016 ci darà una mano in quanto arriveranno ulteriori fondi da Coira. Ma non basterà e quindi le Autorità, vista la pesante eredità lasciata dalla precedente legislatura, saranno chiamate a prendere decisioni forti.
UDC Valposchiavo Sicurezza in valle !
Furti e scassi: „quo vadis“?
Dopo un intenso periodo di furti e scassi in Valle, ora sembra che le cose stiano decisamente migliorando. Sicuramente l’accentuata attività del Corpo delle Guardie di Confine, della Polizia Cantonale e l’attenta osservazione da parte dei cittadini hanno messo a disagio i delinquenti che ad un tratto hanno dovuto costatare che il cerchio attorno al loro “allegro” operato, si stringeva! A questo punto possiamo sicuramente congratularci con le nostre Autorità che hanno reagito in modo determinato mettendo in campo tutte le forze disponibili per arginare questo collasso della sicurezza in Valle. Pur con prudenza possiamo accennare che il periodo favorevole per questi atti criminali stia passando. L’inverno, da quello che abbiamo potuto già osservare negli ultimi anni, non è la stagione adatta per questo tipo di crimini. Ma la primavera tornerà di nuovo e oltre a ciò, leggendo e sentendo ciò che succede in Italia in merito a furti, scassi e rapine, questa criminalità è purtroppo destinata a ricomparire anche da noi! Questa semplice analisi, che ci è pure confermata da ciò che sta succedendo nel Canton Ticino, costringe le nostre Autorità a provvedere entro corto-medio termine a rinforzare massicciamente il Corpo delle Guardie di Confine e della Polizia. Null’altro si potrà fare per evitare che la nostra Patria diventi preda dei criminali. Sentendo giovedì 13 novembre un’intervista della RSI al Consigliere Nazionale Onorevole Romano, abbiamo potuto comprendere che il Canton Ticino sta forzando decisamente in Parlamento come pure direttamente con il Consiglio federale per aumentare in modo massiccio i controlli alle dogane. Noi dell’UDC Valposchiavo, come pure pensiamo la grande maggioranza dei nostri cittadini, riteniamo che solamente il presidio continuato del confine ed il rinforzo della Polizia potrà portare sicurezza nel nostro paese. Questa sicurezza è cosa assolutamente basilare per la nostra popolazione e per i nostri graditi turisti che rappresentano una delle basi economiche più importanti del nostro Cantone. Per questo motivo preghiamo tutti i nostri rappresentanti politici sia a livello cantonale come a livello federale di unirsi con i loro colleghi ticinesi e delle altre valli del Grigioni meridionale per fare in modo che questo grave problema venga risolto immediatamente con i mezzi ora disponibili (a corto termine eventualmente anche con l’esercito) ed in futuro con un’organizzazione e un numero di agenti che possano far fronte ai delinquenti! È ben più economico rafforzare le forze dell’ordine per evitare l’ingresso in Svizzera dei criminali rispetto alle spese che derivano dai numerosi furti, i quali coinvolgono comunque ancora la Polizia cantonale, la procura pubblica, i tribunali, gli avvocati, le assicurazioni e in maggior proporzione purtroppo noi cittadini. Noi teniamo in modo particolare alla nostra sicurezza perché sappiamo che è un elemento fondamentale per la Valle, il Cantone e la Svizzera intera!
A livello locale la politica si è attivata in modo positivo. Tuttavia non sono mancate delle carenze che ci hanno lasciato perplessi. Ad esempio la presa di posizione pubblica del Sindaco di Brusio che ritiene il problema della sicurezza in Valle di relativa importanza. Benché ognuno sia libero di affermare ciò che vuole, un Sindaco dovrebbe carpire e rappresentare nella sua funzione il parere della popolazione che con 1'400 firme ha sottoscritto la richiesta di maggiori controlli doganali. Inoltre dobbiamo segnalare anche la mancanza delle Autorità locali che in un incontro nel mese di ottobre hanno deciso di sostenere la nostra proposta di chiedere l’ausilio di truppe dell’esercito per presidiare il confine. Alla decisione, benché fosse stata pubblicata, non è stato dato seguito e dalle Cancellerie dei Comuni non ci risulta siano partite richieste ufficiali in questo senso. Ricordiamo che tocca alle Autorità fare una simile richiesta, senza la quale, sicuramente non possiamo sperare di ottenere qualcosa. Le promesse non mantenute certo non fanno aumentare la fiducia dei cittadini. Ma si è ancora in tempo per rimediare e ricreare quell’azione unitaria che è necessaria per ottenere i risultati nei confronti delle Autorità superiori. Lodiamo infine la determinazione del Podestà che sembra essere sulla nostra linea. Egli potrà contare sulla nostra collaborazione. Vorremmo unicamente affermare che secondo il nostro parere il problema potrà essere risolto efficacemente solo dal nostro interno. Non diamo molte chance all’intento di sottoporre all’attenzione del Prefetto della Provincia di Sondrio i nostri disagi. Per la Provincia di Sondrio il confine con la Svizzera non rappresenta un problema e quindi, alle belle parole di circostanza c’è da scommettere che non ne seguirà nulla. I candidati UDC Elio Paganini, Arno Marchesi, Simone Lardi, Mirko Zala, Orlando Crameri e Fulvio Betti Elezioni 30.11.2014
LE DONNE UDC SOSTENGONO LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
“In politica, se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi ad un uomo. Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna.” Margaret Thatcher (unica donna Primo Ministro in Inghilterra).
In Svizzera, le donne hanno ottenuto il diritto di voto e di eleggibilità nel 1971, ad oggi sono però ancora sottorappresentate nella vita politica. Il 54% dell’elettorato è femminile, ma le donne occupano solo il 29% dei posti al Consiglio Nazionale e il 22 % al Consiglio degli Stati. L’apporto della politica delle donne alla politica generale è tra l’altro anche difendere i diritti del 50 % della popolazione svizzera. L’assenza delle donne nella vita e nelle attività pubbliche dipende in gran parte dalla vecchia divisione tra lo spazio privato e quello pubblico, e forse anche da un’autoesclusione da parte delle donne stesse. L’UDC Valposchiavo è dell’opinione che le donne abbiano una vasta, importante ed interessante esperienza nella comunità, nella scuola, nelle società, così come nella gestione ordinaria della famiglia. È molto importante perciò che esse prendano voce e parola in politica, specialmente nelle amministrazioni locali, che sono legate alla vita quotidiana di tutte e tutti noi. È evidente che esiste una “necessità” di donne in politica, un “bisogno” forse complesso e lungo da realizzare, ma a cui non dobbiamo rinunciare. La politica deve essere un impegno comune in cui le necessità e gli interessi di donne e uomini siano rappresentati in modo uguale. Noi desideriamo essere parte attiva della vita politica del nostro Comune.
Come candidate UDC, desideriamo impegnarci in modo particolare nella promozione della formazione professionale in Valle (chiamata comunemente apprendistato). Questo elemento formativo molto importante contribuisce in modo essenziale al contenimento della disoccupazione giovanile e garantisce il ricambio generazionale di professionisti qualificati. In Svizzera, la formazione professionale si basa sul sistema duale che prevede la combinazione vincente dell’insegnamento di una professione sia a scuola sia all’interno di un’azienda. Infatti, il sistema svizzero è considerato anche a livello internazionale un esempio da seguire. Le aziende formatrici rivestono quindi un ruolo determinante nella formazione professionale, offrendo su base volontaria dei posti di tirocinio a due terzi dei giovani che terminano la scuola dell’obbligo e contribuendo in questo modo attivamente all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Il barometro dei posti di tirocinio, pubblicato dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI), ha confermato a fine ottobre 2014 che l’offerta di posti di tirocinio è ancora diminuita rispetto all’anno precedente. Da notare pure la diminuzione della richiesta di posti di tirocinio. Queste tendenze regressive possono essere dovute dalla crisi economica che forse ha spinto alcune aziende a considerare la formazione come un aspetto di secondaria importanza. D’altro canto, i programmi di formazione diventano sempre più complessi e esigenti. Le tendenze svizzere si possono notare anche a livello valligiano. Per questi motivi, l’UDC Valposchiavo ritiene di fondamentale importanza promuovere la formazione professionale in Valle e intende sostenere l’impegno delle aziende in campo della formazione professionale, favorendo l’assunzione di apprendisti da parte delle aziende e l’interesse a svolgere un apprendistato professionale da parte dei giovani. Quest’obiettivo potrebbe essere raggiunto p.es. tramite l’introduzione del criterio “formazione di apprendisti” per l’assegnazione di appalti pubblici ai committenti soggetti alla Legge sulle commesse pubbliche. Oppure, si potrebbe creare un fondo che copra una parte degli oneri finanziari a carico delle aziende in ambito della formazione professionale ossia concedere ad esse delle agevolazioni fiscali. Un ulteriore approccio potrebbe essere il sostegno di eventi volti a promuovere la formazione professionale in Valle come p.es. le edizioni di “Presentazione professionale” svolte negli ultimi anni in Val Poschiavo. Delle 20 formazioni professionali più gettonate in Svizzera, le aziende formatrici valligiane ne offrono ben XX. La via intrapresa è buona, ora bisogna solo seguirla con costanza e sostenerla ulteriormente con nuove misure. L’apprendistato professionale è un fondamento essenziale della nostra economia locale e va sostenuto con grande determinazione!
Le candidate UDC Valposchiavo Rosanna Crameri-Nesina, Gabriela Menghini-Inauen, Nadia Bontognali, Sonia Costa-Cortesi Elezioni 30.11.2014
Vie di comunicazione e determinazione! Il 30 ottobre scorso presso la sede della Regione Valposchiavo si è tenuta la presentazione dello studio sul traffico privato in Val Poschiavo. Se lo studio da una parte ha permesso alle attuali istituzioni di prendere visione del problema e delle proposte, dall’altra parte è incredibile che da decenni si stia ancora discutendo sui problemi viari. Lo studio del Signor Hartmann nella prima parte ha fornito informazioni interessanti circa i passaggi di auto giornalieri sulla strada cantonale in vari punti di misurazione, il numero di incidenti, le zone in cui gli incidenti sono più frequenti ecc. La notizia più importante e positiva è che in base ai passaggi, agli incidenti e alle emissioni nocive misurati in Val Poschiavo e paragonando questi dati con altre regioni, possiamo affermare che abbiamo diritto anche noi a costruire delle circonvallazioni. Infatti, in altre regioni del Cantone, anche in valli periferiche come la nostra, le circonvallazioni sono già una realtà oppure sono in fase di progettazione avanzata. Nella seconda parte lo studio, il quale è stato allestito anche grazie alle indicazioni della commissione traffico della Regione Valposchiavo, propone diverse soluzioni pratiche a corto, medio e lungo termine. Fra le proposte più rilevanti ci sono le circonvallazioni di Poschiavo e Le Prese come pure la messa in sicurezza del passo del Bernina. Niente di nuovo quindi. In valle sappiamo benissimo da decenni che questi sono i punti più critici e non si può che condividere quanto espone lo studio. Ma perché allora ad oggi siamo ancora in alto mare? Probabilmente le autorità locali, fino ad oggi, non sono state abbastanza determinate da riuscire ad ottenere le circonvallazioni e un passo sicuro. Salutiamo positivamente il fatto che sia disponibile uno studio che dimostri nero su bianco la necessità di interventi stradali sul nostro territorio. Ma ora è importante evitare ciò che è sempre successo: che il tema finisca per l’ennesima volta nel dimenticatoio. È nostra volontà contribuire ad aumentare la determinazione delle nostre autorità locali in favore di una viabilità più sicura. È nostra volontà fare in modo che la qualità di vita non sia pregiudicata dal traffico. È nostra volontà aumentare l’attrattività turistica migliorando le strade. Altro tema che va di pari passo è il contenimento del traffico di transito. Purtroppo in sede regionale non se n’è parlato tanto. Con i progetti che sono in fase di studio per la nuova strada statale a quattro corsie in Valtellina bisogna tener conto che a medio-lungo termine il traffico di transito è destinato ad aumentare. Bisogna quindi agire determinatamente anche per contenere il traffico privato di transito e non solo per avere strade più sicure e più veloci. Il compito è arduo ma vale la pena tentare per il bene dei nostri figli! Infine la banda larga è un’ulteriore tematica legata alla determinazione. Oggigiorno, infatti, non sono importanti solo le vie stradali ma anche le vie telematiche. Come al solito la periferia è sempre all’ultimo posto e in valle in alcune zone la velocità di internet è imbarazzante. Se riusciamo a comprendere che l’attrattività turistica, artigianale e industriale della nostra valle dipende anche da questo fattore, dobbiamo intervenire alla svelta. In parte si può comprendere che Swisscom abbia interessi maggiori nei centri densamente abitati rispetto alla periferia. Il riuscire a migliorare anche quest’aspetto non dipende però anche dalla nostra determinazione? E noi non vogliamo aspettare ancora decenni! Care concittadine e cari concittadini, per questi bisogni desideriamo mettere in campo tutta la nostra determinazione come già avvenuto con il tema della sicurezza! Grazie alla nostra determinazione e insistenti richieste sia alle Autorità locali che cantonali l’organico della polizia in valle è finalmente completo e molto altro si sta discutendo per garantire la sicurezza. La battaglia non è ancora vinta ma la nostra determinazione continuerà … sempre rivolti verso l’obiettivo! I candidati UDC |