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iniziativa AVSplus

NO a esperimenti costosi!

L’iniziativa AVSPlus, che propone di aumentare le rendite AVS del 10%, deve essere fermamente respinta.

Infatti, non solo la previdenza professionale, ma anche tutto il mercato del lavoro si trovano ad affrontare delle enormi sfide legate all’invecchiamento della popolazione. I pensionati sono sempre più numerosi, mentre il numero di quelli che pagano i premi va vieppiù diminuendo. Entro il 2030, l’AVS presenterà un buco di 7,5 Mrd. CHF.


Spese insensate
L’iniziativa AVSPlus genererebbe 5,5 miliardi di franchi di spese supplementari l’anno entro il 2030, il che è totalmente insensato nella nostra situazione demografica. Un’estensione più generosa delle prestazioni, come quella proposta dagli iniziativisti, nuocerebbe gravemente alla nostra economia perché, da una parte causerebbe un aumento dei prelievi salariali per impiegati e datori di lavoro e, dall’altra, comporterebbe un aumento supplementare dell’1,5% dell’IVA, il che non è accettabile.

Diminuzione delle prestazioni complementari
Molti pensionati con reddito basso dipendono oggi da prestazioni complementari. Queste coprono esattamente lo scarto fra il bisogno dimostrato e il reddito disponibile. Ora, l’aumento delle rendite AVS avrebbe, quale conseguenza diretta, una diminuzione in ugual misura delle prestazioni complementari. Per i pensionati con reddito basso ciò significa non avere un solo franco disponibile in più. Per contro, i pensionati più abbienti che non percepiscono prestazioni complementari vedrebbero la loro rendita AVS aumentare.

Una cattiva soluzione
Certo, il supplemento del 10% aumenterebbe le rendite AVS versate, tuttavia, l’aspetto determinante per valutare l’iniziativa è quello delle risorse. L’iniziativa causerebbe un aumento del deficit di ripartizione di 3,3 miliardi di franchi. Noi dobbiamo però sostenere una previdenza sopportabile e, soprattutto, stabile in modo duraturo. Bisogna perciò trovare delle soluzioni accettabili dal punto di vista sociale ed economico nell’ambito della riforma in corso della previdenza-vecchiaia 2020 e, soprattutto, respingere questa iniziativa popolare “AVSPlus” che non tiene conto della situazione già delicata e che comprometterebbe ancora di più le prospettive già oscure della previdenza-vecchiaia. SÌ a rendite sicure, NO a esperimenti costosi come quelli proposti da questa iniziativa.

Per quanto concerne gli altri oggetti in votazione ecco un piccolo riepilogo:

NO all’iniziativa "Per un'economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse (economia verde)" perché è utopica e pericolosa per i posti di lavoro.

SI alla Legge federale sulle attività informative (LAIn) per aumentare la sicurezza quale presupposto per la libertà.

UDC Valposchiavo