Get Adobe Flash player

Legge fiscale

Legge fiscale, di cosa si tratta?


Per la prossima votazione popolare del 14 giugno 2015 l’UDC non fornisce alcuna raccomandazione di voto in merito alla revisione della legge fiscale comunale di Poschiavo. Il quesito in votazione chiede ai cittadini di aumentare l’imposta sugli immobili (imposta fondiaria) dall’10/00 all’1.60/00. Questo aumento genererebbe un’entrata supplementare pari a 410'000 franchi annui. Tuttavia, rispetto agli 1.7 milioni di deficit preventivati per il 2015, ecco che non si può parlare di soluzione definitiva. Anche se la perequazione finanziaria cantonale porterà un buon contributo supplementare nelle casse comunali, rimangono ancora diverse centinaia di migliaia di franchi di deficit da coprire. Per pareggiare i conti è quindi necessario intervenire ulteriormente. Noi favoriamo la soluzione del risparmio convinti che su una cifra d’affari di oltre 20 milioni di franchi annui, sarà ben possibile trovare un qualche risparmio.

Sul lato delle entrate, come già scritto, le vie da percorrere con effetto pressoché immediato e sostanziale sono due: l’aumento dell’imposta sugli immobili (ora in votazione) oppure l’aumento del moltiplicatore d’imposta (imposte ordinarie), ora al 90% dell’imposta cantonale semplice. Quali sono quindi le differenze sostanziali fra le due varianti:

1. L’imposta sull’immobile genera un’entrata fissa regolare visto che il valore degli immobili varia poco o per nulla da un anno all’altro. L’imposta ordinaria invece può variare sensibilmente secondo l’andamento della congiuntura.

2. L’imposta sull’immobile tassa tutte le persone e aziende che sono in possesso di una casa, un monte, una edificio agricolo, un laboratorio o qualsiasi stabile aziendale. Chi ha più immobili pagherà più tasse. Nulla importa se si tratta di aziende oppure di persone fisiche. Poco importa se queste non sono domiciliate o non hanno sede nel Comune di Poschiavo e tantomeno importa se queste persone o aziende hanno patrimoni e redditi notevoli oppure se hanno problemi finanziari. Per contro un aumento del moltiplicatore delle imposte ordinarie non avrebbe conseguenze per le persone giuridiche (società di capitali) ma chiamerebbe maggiormente alla cassa chi produce alti redditi seguendo così il principio sociale svizzero, e cioè che chi più guadagna più paga.

3. L’imposta sull’immobile pesa maggiormente anche per chi non ha domicilio in valle e non utilizza il proprio immobile. In questo senso l’imposta potrebbe incentivare la vendita di immobili vecchi e inutilizzati favorendone la commerciabilità e la ristrutturazione. D’altro canto però chi non possiede un immobile (chi vive in affitto) non è minimamente toccato da questa imposta e non sarà incentivato quindi ad acquistare un immobile. L’aumento del moltiplicatore d’imposta ordinaria invece non causerebbe un rincaro rilevante per chi ha domicilio fuori il territorio comunale ma tasserebbe prevalentemente i domiciliati nel nostro Comune, compreso chi non possiede immobili.

Sulle prese di posizione dei vari partiti occorre fare un’importante precisazione. Qualsiasi aumento dei tassi fiscali avrà effetto sulle finanze comunali solo nel 2017. Infatti, se la revisione della legge fiscale entra in vigore il 1° gennaio 2016, la fatturazione dell’imposta sugli immobili aggiornata avverrà in primavera del 2017. La fattura del 2016 riguarderà l’imposta 2015, quindi ancora con il tasso fiscale in vigore prima della revisione. La stessa cosa per l’eventuale aumento del moltiplicatore d’imposta ordinaria. Dunque le finanze comunali, se parliamo di entrate, avranno un beneficio effettivo solo dal 2017 in poi. Gli unici interventi atti ad avere un effetto concreto nel 2016 rimangono quindi quelli legati ai risparmi.

Il nostro partito preferisce lasciare libertà di voto in quanto presuppone che l’esito non cambia la nostra politica. Sulla base dell’esito della votazione le Autorità dovranno fare le loro valutazioni e scegliere le strade da seguire. Da parte nostra la posizione è chiara. Se la revisione della legge fiscale sarà accolta, ci impegneremo per dei risparmi e per evitare l’aumento del moltiplicatore d’imposta ordinaria. Se essa non sarà accolta, allora opteremo maggiormente sui risparmi e sulla base dei risultati si valuterà un aumento del moltiplicatore d’imposta, referendum facoltativo permettendo. In entrambi i casi quindi per noi un punto non cambia: per agire celermente e già per il 2016 contro questa deriva finanziaria bisogna anche risparmiare! Siamo convinti che anche le altre forze politiche riconosceranno che questa via è imprescindibile per equilibrare le finanze ma soprattutto per evitare un ulteriore incremento delle uscite. D’altronde i tassi fiscali non possono essere aumentati all’infinito.

Di seguito le nostre raccomandazioni sugli altri temi in votazione:

· NO al decreto federale concernente la modifica dell'articolo costituzionale relativo alla medicina riproduttiva e all'ingegneria genetica in ambito umano perché un embrione non può essere semplicemente scartato.

· NO all’iniziativa popolare "sulle borse di studio" perché non sosteniamo la centralizzazione

· NO all’iniziativa popolare "tassare le eredità milionarie per finanziare la nostra AVS (riforma dell'imposta sulle successioni)" perché non vogliamo convogliare altri soldi a Berna

· NO alla modifica della legge federale sulla radiotelevisione perché il sistema attuale funziona e non mina il servizio televisivo pubblico

· NO alla revisione parziale della Costituzione cantonale, nuovo art. 83a (attuazione dell'iniziativa popolare accettata il 22 settembre 2013 "Sì all'energia pulita senza carbone") perché vogliamo produrre noi l’energia che consumiamo.

UDC Valposchiavo