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Sicurezza in valle !

Furti e scassi: „quo vadis“?

Dopo un intenso periodo di furti e scassi in Valle, ora sembra che le cose stiano decisamente migliorando. Sicuramente l’accentuata attività del Corpo delle Guardie di Confine, della Polizia Cantonale e l’attenta osservazione da parte dei cittadini hanno messo a disagio i delinquenti che ad un tratto hanno dovuto costatare che il cerchio attorno al loro “allegro” operato, si stringeva! A questo punto possiamo sicuramente congratularci con le nostre Autorità che hanno reagito in modo determinato mettendo in campo tutte le forze disponibili per arginare questo collasso della sicurezza in Valle.

Pur con prudenza possiamo accennare che il periodo favorevole per questi atti criminali stia passando. L’inverno, da quello che abbiamo potuto già osservare negli ultimi anni, non è la stagione adatta per questo tipo di crimini. Ma la primavera tornerà di nuovo e oltre a ciò, leggendo e sentendo ciò che succede in Italia in merito a furti, scassi e rapine, questa criminalità è purtroppo destinata a ricomparire anche da noi!

Questa semplice analisi, che ci è pure confermata da ciò che sta succedendo nel Canton Ticino, costringe le nostre Autorità a provvedere entro corto-medio termine a rinforzare massicciamente il Corpo delle Guardie di Confine e della Polizia. Null’altro si potrà fare per evitare che la nostra Patria diventi preda dei criminali. Sentendo giovedì 13 novembre un’intervista della RSI al Consigliere Nazionale Onorevole Romano, abbiamo potuto comprendere che il Canton Ticino sta forzando decisamente in Parlamento come pure direttamente con il Consiglio federale per aumentare in modo massiccio i controlli alle dogane.

Noi dell’UDC Valposchiavo, come pure pensiamo la grande maggioranza dei nostri cittadini, riteniamo che solamente il presidio continuato del confine ed il rinforzo della Polizia potrà portare sicurezza nel nostro paese. Questa sicurezza è cosa assolutamente basilare per la nostra popolazione e per i nostri graditi turisti che rappresentano una delle basi economiche più importanti del nostro Cantone. Per questo motivo preghiamo tutti i nostri rappresentanti politici sia a livello cantonale come a livello federale di unirsi con i loro colleghi ticinesi e delle altre valli del Grigioni meridionale per fare in modo che questo grave problema venga risolto immediatamente con i mezzi ora disponibili (a corto termine eventualmente anche con l’esercito) ed in futuro con un’organizzazione e un numero di agenti che possano far fronte ai delinquenti! È ben più economico rafforzare le forze dell’ordine per evitare l’ingresso in Svizzera dei criminali rispetto alle spese che derivano dai numerosi furti, i quali coinvolgono comunque ancora la Polizia cantonale, la procura pubblica, i tribunali, gli avvocati, le assicurazioni e in maggior proporzione purtroppo noi cittadini. Noi teniamo in modo particolare alla nostra sicurezza perché sappiamo che è un elemento fondamentale per la Valle, il Cantone e la Svizzera intera!

A livello locale la politica si è attivata in modo positivo. Tuttavia non sono mancate delle carenze che ci hanno lasciato perplessi. Ad esempio la presa di posizione pubblica del Sindaco di Brusio che ritiene il problema della sicurezza in Valle di relativa importanza. Benché ognuno sia libero di affermare ciò che vuole, un Sindaco dovrebbe carpire e rappresentare nella sua funzione il parere della popolazione che con 1'400 firme ha sottoscritto la richiesta di maggiori controlli doganali. Inoltre dobbiamo segnalare anche la mancanza delle Autorità locali che in un incontro nel mese di ottobre hanno deciso di sostenere la nostra proposta di chiedere l’ausilio di truppe dell’esercito per presidiare il confine. Alla decisione, benché fosse stata pubblicata, non è stato dato seguito e dalle Cancellerie dei Comuni non ci risulta siano partite richieste ufficiali in questo senso. Ricordiamo che tocca alle Autorità fare una simile richiesta, senza la quale, sicuramente non possiamo sperare di ottenere qualcosa. Le promesse non mantenute certo non fanno aumentare la fiducia dei cittadini. Ma si è ancora in tempo per rimediare e ricreare quell’azione unitaria che è necessaria per ottenere i risultati nei confronti delle Autorità superiori.

Lodiamo infine la determinazione del Podestà che sembra essere sulla nostra linea. Egli potrà contare sulla nostra collaborazione. Vorremmo unicamente affermare che secondo il nostro parere il problema potrà essere risolto efficacemente solo dal nostro interno. Non diamo molte chance all’intento di sottoporre all’attenzione del Prefetto della Provincia di Sondrio i nostri disagi. Per la Provincia di Sondrio il confine con la Svizzera non rappresenta un problema e quindi, alle belle parole di circostanza c’è da scommettere che non ne seguirà nulla.


I candidati UDC

Elio Paganini, Arno Marchesi, Simone Lardi, Mirko Zala, Orlando Crameri e Fulvio Betti